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Quali sono gli schemi di posa del parquet? I listoni del parquet possono essere accostati tra loro, seguendo diversi schemi, formando diversi disegni di grande effetto, che daranno carattere al pavimento.
Oltre che dal punto di vista estetico, il disegno che andrà a formare il parquet deve essere valutato anche da quello funzionale. Ci sono alcuni fattori da tenere a mente, che influenzano fortemente la scelta della posa del parquet. Il parquet prefinito può essere posato anche in giornata, visto che la finitura viene eseguita già in azienda.
Di seguito vi illustriamo le geometrie più utilizzate per la posa del parquet.
Nella posa a cassero o posa a correre i singoli elementi sono disposti nel senso della lunghezza, per far sì che le giunzioni di testa risultino irregolari e variate l’una rispetto all’altra. Si può procedere con questa tipologia di posa per il parquet solo nel caso in cui i muri interessati non siano fuori squadra.
I pezzi possono essere paralleli al muro o in diagonale, inclinati di 45° o 30° rispetto alle pareti. Nel primo caso è preferibile che siano disposti trasversalmente alla fonte principale di luce. Nel secondo caso gli elementi vengono posati generalmente inclinati di 45° o di 30° rispetto alle pareti, partendo dalla porta e continuando verso il punto di luce principale oppure dalla linea di massima estensione della diagonale. A differenza della precedente, questo tipo di posa consente di nascondere eventuali pareti fuori squadra.
Nella posa cassero irregolare i listoni hanno lo stesso formato e vengono disposti nel senso della lunghezza in modo che le giunzioni di testa vengano a trovarsi nella stessa mezzeria o comunque in posizione costante rispetto a ciascuna lista della fila precedente.
Nella posa del parquet a spina di pesce gli elementi vengono disposti in file parallele a 90° tra di loro, in modo che la testa di uno si unisca al fianco dell’altro. La posa può essere dritta o in diagonale. Per realizzare il disegno si parte dal centro della stanza, allineando la prima spina lungo una traccia.
Rispetto alla spina di pesce, nella posa del parquet a spina ungherese i singoli pezzi hanno i due lati corti tagliati con un’inclinazione di 45° o 60° rispetto a quelli lunghi. La modalità di posa è simile a quella della spina di pesce. Può essere completata con fascia e bindello.
Le singole liste, assemblate in modo da formare un quadrato, in lunghezza sono un multiplo esatto della larghezza. Eseguita dritta o in diagonale, tale posa non si adatta a eventuali fuori squadra dei muri. Può essere abbinata a fascia e bindello.
Nella scelta della posa del parquet, molto importante è tenere conto delle caratteristiche della stanza in cui il parquet verrà posato. In un corridoio lungo e stretto, ad esempio,risalta di maggio impatto il parquet posato con i lati lunghi paralleli alle pareti lunghe, in modo da dare profondità e coerenza alla visione complessiva dell’ambiente.
Nella scelta della direzione di posa bisogna valutare il senso di percorrenza o dell’apertura della porta. La percezione di chi entra sarà più gradevole se il percorso si snoda nel senso della lunghezza degli elementi o se la direzione del parquet è ortogonale alla soglia della porta.
Altro elemento da tenere in considerazione è l’illuminazione. Se le fonti di luce naturale attraversano gli elementi della pavimentazione nel senso della lunghezza, le venature e dimensioni dei listoni saranno ancora più in evidenza. È preferibile che il lato lungo del listone sia posato verso la luce, in modo da dare ulteriore profondità all’ambiente.
Anche la dimensione dei listoni va valutata in base alle caratteristiche dell’ambiente in cui verrà posato: in stanze grandi è preferibile posare un parquet a lista lunga, che darà ulteriore ampiezza all’ambiente, mentre per le stanze piccole è bene posare parquet a lista corta.
Bisogna, infine, valutare anche le caratteristiche dei muri. Se in casa ci sono muri fuori squadra è sconsigliabile la posa in parallelo o a correre, poiché evidenzierebbe ancora di più il difetto del muro. In questo caso più adatte sono la posa in diagonale oppure la posa a spina, ideali per mimetizzare le pareti storte.
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