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La scelta del parquet risulta sempre complessa. Vari sono i dubbi che si prefigurano nel momento in cui pensiamo di posare il parquet nella nostra casa. Siamo soliti chiedere consigli a chi ha già installato il parquet o all’architetto di riferimento, ma non sempre riusciamo a chiarire i nostri dubbi, non solo per quanto riguarda la tipologia di essenza, colore, finitura, ma soprattutto per quanto riguarda la scelta tra il parquet prefinito e il parquet in legno massello.
Qualcuno pensa che il pavimento in legno massello è il “vero parquet”, essendo realizzato da un unico strato di legno nobile, che questo tipo di pavimento sia più pregiato, più duraturo, più resistente. Insomma, meno legno nobile, minore resistenza, durata inferiore, quindi, qualità più bassa.
Al contrario è oramai notorio che il parquet prefinito è in grado di assicurare ottime prestazioni in termini di resistenza e durata nel tempo. Perché?
Intanto, perché il legno è materia “viva”, soggetta a micromovimenti, sia per la sua stessa natura, che a causa dell’esposizione ad agenti atmosferici, come il caldo, il freddo, l’umidità.
Nel parquet prefinito, grazie al multistrato a fibre incrociate che conferisce stabilità al legno nobile si limitano al minimo i micromovimenti, permettendo di posarlo anche negli ambienti più umidi della casa. Proprio per le caratteristiche del legno, i pavimenti in legno massello limitano la scelta dei listelli.
Per garantire la stabilità nel tempo di questi pavimenti evitando rigonfiamenti e lesioni, la larghezza dei listelli è di solito compresa tra 7 cm e 9 cm, mentre la lunghezza arriva fino ad un massimo di 50 cm. Se si vogliono apprezzare le geometrie del legno, la scelta è obbligata. Solo le plance larghe da 7 cm a 30 cm e lunghe fino a 3 m di parquet prefinito multistrato sono in grado di garantire nel tempo impatto estetico e funzionalità.
Possiamo ancora aggiungere che tra i vantaggi di un parquet prefinito, troviamo la velocità nella posa, il prefinito non necessita tempi di riposo o asciugatura, tutte le lavorazioni di finitura sono completate nel momento stesso della produzione.
Il pavimento in legno massello, invece, ha bisogno di giorni di assestamento e di asciugatura prima di poter essere calpestato, le possibili finiture sono limitate e realizzate dopo la posa in opera.
Altro aspetto da considerare è la differenza di conduttività termica dei 2 tipi di parquet e la loro stabilità nel tempo in conseguenza dell’esposizione a fonti di calore.
Nel caso in cui si disponesse di riscaldamento a pavimento il parquet prefinito multistrato è sicuramente da preferire sia per la sua maggiore stabilità che per la minore resistenza al calore, dovuta all’uso di spessori molto più contenuti rispetto ai parquet in legno massello, con il conseguente risparmio in bolletta.
Un’ultima osservazione merita lo spessore. I 4 mm di legno nobile del parquet prefinito, possono far dubitare sulla resistenza e durata di questo tipo di pavimento rispetto al parquet in legno massello.
Possiamo, invece, stare assolutamente tranquilli in quanto i 4 mm di legno nobile sono più che abbondanti per salvaguardare a lungo la bellezza del pavimento.
D’altra parte, un pavimento prefinito supera brillantemente la prova levigatura.
Infatti, con questa operazione radicale, che potrebbe rendersi necessaria dopo 15-20 anni, si rimuove lo strato superficiale di finitura e si asportano solo pochi decimi di millimetro dello strato di legno nobile, riportando il pavimento all’originale bellezza.
Per approfondire, interessante l’articolo: Formati e misure del parquet
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